Acque fredde, temoli caldi

Acque fredde, temoli caldi

Purtroppo nelle acque che frequento, qui nella bassa Austria la stagione di pesca non è stata delle migliori, penso che una quantità di pioggia come quella che è venuta la passata stagione sia impossibile da ripetere, a risentirne maggiormente, guarda caso sono stati i fiumi più grandi, come la Drava e la Gail, la Möll ha tenuto botta e ha regalato molte belle pescate, anzi anche meglio degli altri anni, specialmente per quanto riguarda il discorso timallidi!

Dopo una primavera travagliata causa pandemia e un estate” annacquata”, finalmente è arrivato l’autunno, il periodo magico per la pesca al temolo, un autunno caratterizzato da tempo abbastanza instabile e soprattutto freddo, un autunno invernale diciamo… Già verso inizio novembre si è visto un drastico calo della temperatura dell’acqua, di solito quando accade ciò, per qualche giorno, il pesce sembra bloccato, anzi sembra scomparso, per poi all’improvviso ricominciare ad alimentarsi anche più di prima. Stiamo parlando di fiumi che già di norma hanno acque molto fredde, che raramente superano i 10 gradi centigradi, ad esempio la Drava e la Möll sono fiumi alimentati prevalentemente da ghiacciai, quindi con acque sempre freschine anche in estate, la Möll ancora di più, perché nel tratto dove pesco solitamente l’acqua è ancora più fredda ma costante in quanto è una tail water, letteralmente un acqua di coda, praticamente a monte c’è uno sbarramento con un lago artificiale e l’acqua sgorga dal fondo del lago, questo fa si che la temperatura dell’acqua sia sempre costante, fredda, un’ottima cosa sia per i pesci che per la fauna bentonica che vive nel fondale della Möll.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare

Nel corso degli anni, ho notato che quando la temperatura dell’acqua scende sotto i 5 gradi, il pesce cambia completamente il modo di alimentarsi, magari lo troviamo concentrato in alcuni punti del fiume, solitamente i piccoli scompaiono, anche perché la pressione dei predatori, huco e volatili, si fa sempre più pressante, sta di fatto che è il momento magico per tentare la cattura di qualche BIG. Un insieme di fattori sancisce l’inizio di questo corto lasso di tempo favorevole alla cattura del big temolo, prima della chiusura della stagione di pesca per riproduzione, il 31 dicembre.

 

Non so voi ma io amo queste situazioni di pesca, ovviamente non è facile, bisogna pescare con le mosche giuste, nei posti giusti e saper capitalizzare ogni abboccata, non possiamo permetterci di sbagliare quando magari in una mezza giornata vediamo 3 o 4 abboccate, quindi massima concentrazione e attrezzatura al top, niente va lasciato al caso, basta una tocca per salvarci la giornata.

In queste situazioni di pesca dove la sensibilità conta moltissimo e magari si pesca con ninfe molto piccole, opto per un assetto più leggero, ovviamente mi regolo anche il base alla taglia del pesce, non mi piace portare un combattimento all’esasperazione, non sono neanche uno che fa piercing gratuiti a temoli e co. Quindi cerco sempre di trovare il giusto compromesso tra divertimento, sportività e efficienza, quindi opto per una canna con un’azione parabolica morbida, ma nello stesso tempo con una schiena bella tosta in grado di contrastare qualche bel pesce e una punta molto sensibile che mi permette di sentire viva la ninfa che sto utilizzando, devo dire che la Hydropsyche di Sandro Soldarini è una bomba per questo tipo di pesca, una canna che mi ha fatto divertire molto, una canna di cui mi fido sempre anche quando dall’altra parte della lenza fanno quello che vogliono, praticamente se slami un pesce con la Hydropsyche o hai fatto un errore te o non usi l’amo giusto.

 

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